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I primi
venticinque anni del Novecento segnano per l'arte
contemporanea russa, con i suoi apporti sull'orizzonte
mondiale dell'arte, un momento di grande rilievo storico. In
modo spiccato attraverso le forme di poetica astratta, in
pittura e scultura, alcuni artisti e le loro opere di quel
tempo si pongono in primo piano per la storia artistica della
nostra civiltà.
Negli anni che
precedono la Rivoluzione del 1917 e in quelli successivi, con
l'instaurazione di una nuova realtà sociale e culturale, i due
principali episodi di arte astratta comprendono la poetica del
Suprematismo e del Costruttivismo. Pur con alcune affini
motivazioni di fondo, le due poetiche avranno distinte
evoluzioni nei propositi di intervento sul corso delle
trasformazioni della società russa e nell'interagire con altre
similari poetiche europee.
Due movimenti
artistici, il Suprematismo e il Costruttivismo, che per rigore
di linguaggio, per oggettività nei fondamenti estetici e
nell'affermazione di propositi ideologici, possono apparire,
allo sguardo retrospettivo, impensabili all'interno
dell'ambito culturale, per lo più tardo-romantico, da cui sono
scaturiti. Per il fatto ossia, di essere insorti da quel
tessuto culturale, fra la fine del XIX e l'inizio del XX
secolo, che la Russia di allora viveva sotto le influenze
dell'arte francese e tedesca. Momenti culturali
prevalentemente dominati da tradizioni romantiche e da
suggestioni simboliste che pure si evolveranno, con intrecci
letterari e artistici, attraverso gli apporti delle poetiche
successive dei fauves e degli espressionisti tedeschi, sino
all'avvento del Cubismo e al forte impatto con il Futurismo
italiano.
In realtà, le
poetiche del Suprematismo e del Costruttivismo, quali
avanguardie dell'arte europea, trovano anch'esse spiegazione
in quel più vasto processo di sussulto e avanzamento sul
fronte della storia che condusse la Russia alla Rivoluzione
d'Ottobre. Ciò secondo proprio quella "legge dello sviluppo
combinato" che Lev Trotsky ha posto come ragione preliminare
della sua Storia della rivoluzione russa. Legge il cui
processo di eventi, emergendo nelle due aree sociali di
maggiore concentrazione urbana e industriale della Russia
rivoluzionaria - Mosca e Pietroburgo -, fece agire insieme
l'arcaico e il moderno per l'affermazione delle nuove
concezioni della vita collettiva.
[È del 1914-15 la prima opera suprematista,
"Quadrato nero" di Kazimir Malevic (1878-1935), esposta alla mostra "0,10" nella
galleria privata Dobycina di San Pietroburgo.]
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